Le reazioni di Calabrese e Cavo rispetto la decisione della Corte dei Conti sul rigetto del piano di Riequilibrio

Le reazioni di Calabrese e Cavo rispetto la decisione della Corte dei Conti sul rigetto del piano di Riequilibrio

Le dichiarazioni del sindaco Giovanni Calabrese.

“La Corte dei Conti di Catanzaro ci ha anticipato ieri con una nota del 12 novembre che, il giorno precedente si sono riuniti ed hanno espresso un parere negativo circa il Piano di Riequilibrio del Comune di Locri, in base ad un dispositivo che parla di un problema procedurale. Onde evitare inutili allarmismi, vogliamo sottolineare che non c’è nessuna preoccupazione da parte dell’Amministrazione Comunale, in quanto quella arrivata è una notizia che in qualche senso attendevamo, anche alla luce delle precedenti sentenze della Corte dei Conti calabrese che ha bocciato i Piani di Lamezia Terme e Reggio Calabria, successivamente promossi dalle Sezioni Riunite di Roma. Siamo tranquilli e sereni sull’operato svolto dall’Amministrazione Comunale in questi quindici mesi del nostro governo, soprattutto dal punto di vista finanziario, grazie all’impegno di Raffaele Sainato, Assessore al Bilancio, che con il supporto tecnico comunale, ha messo a posto i conti della Città. Non vediamo assolutamente lo spettro del dissesto e attendiamo fiduciosi la delibera relativa a questo dispositivo. In ogni caso avevamo precedentemente segnalato alla Corte dei Conti, con una nota del 29 ottobre dello scorso anno, quale sarebbe stato l’iter seguito dall’Amministrazione, e nemmeno in quel caso ci era stato espresso parere negativo riguardo a quel percorso che intendevamo intraprendere. Tra l’altro il nostro Piano di Riequilibrio, qualche settimana fa, ha avuto parere favorevole da parte del Ministero dell’Interno. Quindi impugneremo, ovviamente, presso le Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma la delibera della Corte dei Conti della Regione Calabria, certi e convinti che l’operato fatto dall’Amministrazione è quello giusto, e che allo stesso tempo è rispettoso sia delle norme, sia dei tempi, soprattutto tenendo conto delle recenti normative che hanno tracciato un percorso differente rispetto a quello iniziato nel 2012 con il Commissario Crea, con delle nuove norme che vanno a favore degli Enti locali.Anche perché, rispetto al lavoro svolto in questi due anni da quanto è iniziato il percorso del Piano di Riequilibrio (2012), è totalmente mutata la situazione del Comune di Locri. Mentre prima c’erano i presupposti di un possibile dissesto, con i lavori attuati, come ad esempio sul personale, ma anche grazie a numerose iniziative politiche adottate, oggi non ci sono più le condizioni minime per il dissesto finanziario.

 

Ecco le dichiarazioni di Antonio Cavo (Capogruppo di Impegno e Trasparenza PD).

 

“Apprendo con disappunto la notizia della decisione con la quale la Corte dei Conti ha accertato plurime violazioni di legge nella procedura di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale aprendo, di fatto, le porte alla dichiarazione di dissesto. Aspetto di leggere le motivazioni complete della decisione del Giudice contabile ma qualche considerazione può essere comunque fatta.
La circostanza che la Corte dei Conti abbia rilevato violazioni di carattere procedurale così gravi da rendere addirittura inutile la valutazione sul merito delle misure adottate, dimostra senza ombra di dubbio l’incompetenza, la superficialità e l’arroganza che hanno sino ad oggi caratterizzato l’operato della Giunta Comunale in carica che non può esimersi, a questo punto, dall’aprire una profonda riflessione sul fallimento delle scelte adottate (che stanno causando gravi danni alla collettività, rendendo inutile il tentativo di risanamento proposto dalla Commissione prefettizia) e sul modo di procedere da oggi in avanti.
Non consola neanche, in questo momento particolarmente delicato per il futuro della Città, che le violazioni oggi accertate dalla Corte dei Conti siano state segnalate dal gruppo consiliare di minoranza Impegno e Trasparenza – PD già da un anno a questa parte , tanto da essere state rese note con il documento politico depositato in apertura della seduta consiliare del 27/1/2014, allorquando, esprimendo il nostro giudizio negativo sulla proposta di delibera, evidenziavamo che il nostro Comune non poteva più procedere alla rimodulazione del Piano di riequilibrio essendo decorsi ben più di 60 giorni dalla presentazione della relazione d’inizio mandato, depositata il 26/8/2013.
Nell’attesa di valutare in maniera più approfondita la decisione della Corte, non resta che auspicare che da questo momento di cocente delusione possa nascere un modo diverso di amministrare la cosa pubblica meno superficiale e più rispettoso delle regole.”

 

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