Come “non” sarà il Ponte sullo Stretto: la mostra artistica ispirata al contest

Come “non” sarà il Ponte sullo Stretto: la mostra artistica ispirata al contest

Partecipato da Calabria e Sicilia, il concorso artistico “Il ponte che (non) vorrei” presenta la sua esposizione.

Se volete scoprire come non sarà il Ponte sullo Stretto, lasciate spazio in agenda per la prossima mostra de Il ponte che (non) vorrei, il contest di arte dissacratoria dedicato all’opera ingegneristica tra Calabria e Sicilia più discussa degli ultimi vent’anni. Promosso su Instagram l’estate scorsa, il concorso ha visto la partecipazione di oltre quaranta proposte fino al 30 ottobre. Le più significative sono state raccolte ed esposte il 19 novembre presso la legatoria Prampolini di Catania, dando vita ad una mostra dedicata che dal 2024 diverrà itinerante.

Il contest è nato come protesta e campagna di sensibilizzazione sulle contraddizioni intrinseche della costruzione di un Ponte sullo Stretto. Le regioni interessate hanno evidenti problemi di mobilità interna, tanto su strada quanto su rotaia: a poco può servire un ponte che unisce due regioni in cui è difficoltoso spostarsi, sostengono gli ideatori dell’iniziativa.

Impossibile ignorare, inoltre, l’impatto ambientale dell’opera (in particolare sul tratto di mare che attraverserà), la possibilità di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e il rischio che diventi una nuova grande incompiuta italiana. I cittadini delle regioni interessate non sono stati quasi per nulla consultati e potrebbero presto dover assistere alla costruzione di un ponte che non vorrebbero.

Il progetto è nato dal confronto e dall’idea di un collettivo di attivisti delle due sponde dello Stretto di Messina. Per la Calabria, Ilaria Commisso, Adele Murace, Stefano Pullano, i movimenti Riprendiamoci i Consultori e Saturna; in Sicilia, Claudia Fauzia (nota su Instagram come La Malafimmina), la Libreria Vicolo Stretto di Catania, i laboratori artigianali Ibridi Shop e La Figheria.

Ampia affluenza all’inaugurazione della mostra, che ha visto la premiazione delle migliori opere per ciascuna delle categorie in gara. Tante poesie e disegni, ciascuno dei partecipanti ha proposto una propria visione artistica del ponte. Addirittura, una carta dei tarocchi con su scritto “le onde sono il mio unico ponte” (Russosky). Un artista circense ha interpretato il ponte con il suo corpo, vincendo il caxxo all’uncinetto realizzato da La Figheria, il premio all’opera incompresa.

Foto credits: @ilpontechenonvorrei

Per la categoria “opere di arte visiva”, premiati gli architetti messinesi Maria Laura Calogero e Graziano Testa con Il Gioco di Morgana. Per la categoria “opere letterarie”, riconoscimento a Valentina Nastasi (di Palmi) con la lettera aperta dedicata allo Stretto dal titolo Chi sono, chi siamo. Per la categoria “opere audio e audiovisive” premiata la canzone dell’artista catanese Vincenza Tomasello.

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